14 Gen Scenario21 – il Piccolo futuro – Dimensione Tempo
ETIMOLOGIA
Se stai leggendo questo articolo sulla Dimensione Tempo, immaginiamo tu abbia letto i 3 post precedenti su Il Piccolo Futuro. Ciascuno ha descritto uno dei 3 Ambiti chiave per prefigurarsi il 2021, con i relativi 3 Trend e 3 Talenti:
- ambito CONSAPEVOLEZZA/talento introspettivo
- ambito CONVIVENZA/talento inclusivo
- ambito FUTURO/talento trasformativo
Se hai dedicato il tuo Tempo a leggere le 3 Dimensioni, allora sei nel posto e nel momento giusto. Ma prenditi ancora Tempo. Un tempo utile per approfondire la dimensione trasversale a tutti gli ambiti delle Training Experience dello Scenario 21: il Tempo, appunto, etimo lat. Tempus. Secondo il Devoto Oli è la nozione che organizza la mobile continuità di stati in cui s’identificano le vicende umane e naturali, connessa a un’idea di successione o di evoluzione. Un concetto che rimanda a una continuità illimitata, ma suddivisibile, in corrispondenza di determinati fenomeni: il trascorrere di giorni, ore, minuti, secondo il moto apparente del Sole. Ecco. Prenditi solo pochi minuti del tuo tempo. Al massimo 5. La durata massima di lettura dell’ultimo Trend Post dedicato alla quarta cornice di senso delle Training Experience dello Scenario 21.
TEORIA
Il tempo è da sempre un concetto nodale e problematico nella riflessione filosofica e scientifica. In particolare, nelle nostre riflessioni prenderemo in considerazione la questione metafisica del tempo proposta da Husserl con l’analisi fenomenologica del vissuto del tempo, sia nel concetto di presenza, sia nella propensione verso il futuro. È Heidegger a porre il problema del tempo come questione cardine dell’Esistenzialismo: oltre a privilegiare il presente, oppone anche il momento del futuro. E proprio i concetti di futuro, progettualità, anticipazione e predittività rappresentano il nucleo fondante teorico-concettuale dello Scenario 21.
La pandemia ha alterato le nostre individuali relazioni con lo spazio, il tempo e il futuro. Ha messo in crisi il nostro stesso senso di identità. Per questi motivi perdere tempo per noi non è più concepibile rispetto alla brevità della vita e alla possibilità di fare grandi cose, per sé e per gli altri. Qualcuno la chiama responsabilità del contributo. Qualcun’altro la chiama corresponsabilità. Noi la chiameremo la Responsabilità del tempo dissipato. Crediamo che l’azione ha in sé qualcosa di magico. L’azione risveglia. Non ho tempo è la scusa di molti, che deriva dall’incapacità di scegliere cosa iniziare e su cosa concentrare le proprie energie.
All’interno della dimensione Tempo è stato pensato un percorso immersivo di predittività e formazione che possa fornire indicazioni utili a non dissipare il proprio tempo attraverso:
- una riflessione sulla tendenza a procrastinare
- l’individuazione dei costrutti personali necessari per scegliere con cura le attività da fare, eliminando le possibili fonti di distrazione
- un lavoro sullo stato psicologico di massima positività e gratificazione, che può essere vissuto durante la completa immersione in una attività
PRATICA
La dimensione Tempo è traversale e propedeutica, e quindi è l’unica delle 4 dimensioni, che contiene una sola Training Experience:
La Trend Experience A.A.A. No Waste Time intende allenare il Talento Agito, in altre parole la Predisposizione al Fare, assumendosi la responsabilità di non dissipare il tempo sospeso. Se vuoi scoprire qualcosa in più su questa Trend Experience, resta #inContatto: devi solo aspettare un po’ di Tempo!
Bibliografia short
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Filosofia, Le Garzantine
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Flow: The Psychology of Optimal Experience, Mihaly Csikszentmihalyi
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Flow, Benessere e prestazione eccellente, Mazio, Riva, Argenton
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Autoefficacia, Teoria e Pratica, Albert Bandura
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La Responsabilità del tempo dissipato, Alessandra Della Pelle