07 Ott Mindfulness: la nuova chiave del benessere e della produttività
Uno studio del World Economic Forum, sostiene che entro il 2020 chi vuol fare la differenza sul lavoro, dovrà aver acquisito 10 competenze.
Vediamole insieme:
- Complex problem solving
- Pensiero critico
- Creatività
- Gestione delle persone
- Capacità di coordinarsi con gli altri
- Intelligenza emotiva
- Capacità di giudizio e di prendere decisioni
- Service orientation
- Negoziazione
- Flessibiltà cognitiva
Sono tutte competenze legate alla gestione del sé e del rapporto con gli altri: svilupparle porterebbe un miglioramento del proprio benessere, anche al di fuori della sfera professionale.
Come fare, quindi, per elevare la qualità della nostra vita, ormai sempre più frenetica e stressante?
Personalmente, ho trovato la mia medicina in un potente strumento utilizzato da secoli in Oriente, e che comincia finalmente a diffondersi anche nel paesi occidentali: la Mindfulness.
Ne parlo da semplice fruitrice ed estimatrice, desiderosa di condividere con voi l’argomento: rimando agli esperti in materia, per ulteriori approfondimenti tecnici!
Vediamo di che cosa si tratta.
Mindfulness è un termine della lingua Pali e significa attenzione consapevole. Trova le sue antiche origini nei riti buddisti.
Negli anni ’70 il biologo statunitense Jon Kabat-Zinn, dopo vari anni di studi e pratica, ne promuove la diffusione anche nelle culture occidentali, elaborando un approccio scientifico. Attraverso il suo Mindfulness-Based Stress Reduction, MBSR – Corso di Riduzione dello Stress attraverso l’Attenta Consapevolezza, Jon Kabat-Zinn verifica gli innumerevoli benefici che il metodo produce sulla sfera psicofisica.
Eccone alcuni:
- Maggiore attenzione
- Maggiore equilibrio emotivo, quindi migliore capacità di gestire i propri stati d’animo e di reagire ai conflitti
- Maggiore empatia e capacità di ascolto
- Migliore qualità del sonno
Viene osservata anche una più veloce risoluzione di tutti i problemi legati all’ansia, allo stress, alla depressione e al dolore cronico.
Questo metodo consiste in una osservazione consapevole di ciò che ci accade nel momento presente, nel qui e ora.
Provate a rispondere:
- In questo momento, mentre siete piacevolmente assorti nella lettura di questo articolo, siete in grado di sentire le sensazioni che provate?
- O state pensando con ansia a che cosa cucinare più tardi oppure al lavoro da consegnare al vostro capo?
Nel primo caso, ho il piacere di comunicarvi – con mia somma gioia! 🙂 – che siete nel qui e ora!
Possiamo estendere l’esempio, anche ad altre situazioni quotidiane: una riunione, una chiacchierata con un amico o… un giro frenetico al supermercato!
Se saremo capaci di essere davvero presenti in queste circostanze, in noi stessi e in ciò che accade al di fuori, riusciremo a gestire meglio anche le situazioni di stress e i conflitti.
Essere nello stato di Mindfulness significa semplicemente osservare quello che ci sta accadendo, senza giudizio né interpretazione, e senza alcuno sforzo di concentrazione. Lasciar fluire e osservare i nostri pensieri in maniera rilassata, con consapevolezza di quello che sentiamo a livello fisico e mentale.
La leggenda delle arti marziali Bruce Lee diceva:
Vi dirò il mio segreto per liberare la mente dai pensieri negativi. Quando un tale pensiero entra nella mia mente, lo visualizzo come se fosse scritto su un pezzo di carta. Quindi gli do mentalmente fuoco e lo visualizzo mentre brucia fino a diventare cenere.
Il pensiero negativo è distrutto, e non entrerà più
Lo stato di consapevolezza passa attraverso 3 momenti-chiave:
- Ascolto di noi stessi e di ciò che accade
- Accettazione senza giudizio
- Azione
Per quanto riguarda l’azione, è importante sottolineare come solo la pratica costante della Mindfulness permetta di raggiungere un benessere duraturo: dovremmo prenderci cura della nostra mente con alcuni esercizi quotidiani, come siamo soliti fare con il nostro corpo. Bastano anche solo 5-10 minuti al giorno, per cogliere i primi benefici.
La meditazione Mindfulness è uno strumento di allenamento fondamentale per raggiungere lo stato di consapevolezza, e si realizza attraverso l’attenzione piena verso il proprio corpo e il proprio respiro.
Un breve esercizio pratico da fare anche in ufficio durante una pausa (o anche più volte al giorno), potrebbe essere questo:
- Tenere una postura composta (schiena dritta) e comoda
- Chiudere gli occhi e respirare dal naso, con la bocca chiusa, concentrandosi sull’aria che entra dalle narici ed arriva fino ai polmoni. Sentire il respiro nell’ombelico e la pancia che si gonfia
- Trattenere il respiro per alcuni secondi
- Rilasciare l’aria in modo molto lento, soffermandosi sulle sensazioni che si provano
- Fare 2 respiri profondi e aprire gli occhi
Mentre si respira, bisogna provare a focalizzare l’attenzione sul respiro e se la mente divaga, è utile cercare di riportare l’attenzione sulla respirazione, facendo caso ai movimenti del corpo.
Nei momenti di stress, questo esercizio può essere una buona chiave per allentare la tensione: più impareremo a respirare, più riusciremo a gestire le nostre emozioni e a non farci sopraffare da esse!
Se ripensiamo alla classifica delle competenze del World Economic Forum, risulta evidente che le soft skills saranno considerate sempre di più competenze distintive indispensabili per lavorare bene ed essere produttivi. Gli strumenti come la Mindfulness, che permettono di accrescere tali competenze, risulteranno quindi davvero preziosi in ambito professionale, oltre che personale.
Molte aziende – soprattutto estere – si sono accorte già da tempo, che la pratica costante della Mindfulness da parte dei propri dipendenti e manager, porta alcuni benefici: uno stato di benessere più elevato, quindi una maggiore produttività, con conseguenti effetti positivi su tutta l’organizzazione.
Le aziende della Silicon Valley, come Google e Linkedin, hanno deciso di introdurre programmi di formazione mirati sulla Mindfluness, concedendo alle persone veri e propri spazi dedicati alla pratica, per 30 minuti al giorno. Finalmente il benessere psico-fisico della persona viene rivalutato, e almeno le aziende più lungimiranti si preoccupano della salute dei propri dipendenti, pianificando nuovi progetti formativi attraverso i team delle Risorse Umane.
I benefici riscontrati, in ambiente professionale, sono infatti molto interessanti:
- Maggiore efficienza
- Minore propensione ai conflitti
- Capacità decisionale più immediata e consapevole
- Maggiore intuizione
- Maggiore consapevolezza di propri punti di debolezza e di forza
- Maggiore sviluppo del potenziale
- Miglioramento dei rapporti interpersonali e della comunicazione
- Miglioramento del clima aziendale
Alcuni studi scientifici – vedi anche quelli di Harvard – hanno inoltre dimostrato che dopo 8 settimane di pratica costante giornaliera, c’è un aumento della materia grigia del cervello legata alla capacità di apprendimento, alla creatività, alla concentrazione.
Non solo. Aumenta anche l’attività della corteccia prefrontale sinistra, in grado di stimolare la secrezione di sostanze, che favoriscono stati di euforia ed eccitazione.
I ritmi di vita e di lavoro sono divenuti sempre più veloci e stressanti: le persone hanno bisogno di essere supportate dalle organizzazioni, per imparare a gestire le difficoltà che questa nuova era tecnologica impone.
Sono convinta che la pratica della Mindfulness introdotta tra i corsi di formazione aziendale, può essere uno sostegno valido ed efficace per migliorare il benessere dei dipendenti, per consolidare le dinamiche interpersonali e raggiungere con serenità gli obiettivi aziendali.
La competizione sul mercato sarà sempre più aggressiva, e riusciranno a sopravvivere solo le realtà che avranno messo i loro dipendenti nella condizione di lavorare felici.
Non siete d’accordo?
Provare per credere… 😉 prima che sia troppo tardi! 😀