15 Set #skillpills – InTeam – Gli stili di conduzione – La leadership di servizio
Nell’ultimo post abbiamo indagando gli effetti della pandemia sul processo di vita dei gruppi.
Il gruppo come unità sovra-individuale ha infatti una necessità primaria: che siano soddisfatte alcune funzioni che ne garantiscano la sopravvivenza e la crescita. Occorre, quindi, che qualcuno sappia corrispondere alle funzioni omeostatiche e di sopravvivenza degli individui di un gruppo. Le funzioni possono essere svolte da capi, manager, leader, coach e professionisti della creazione e gestione dei gruppi, anche psicologi e psicoterapeuti. Ogni specifica figura professionale adempie alle funzioni omeostatiche e di sopravvivenza con approcci, modalità e stili completamente diversi. Stili che hanno peraltro registrato sensibili adeguamenti alle nuove condizioni di never normality. In questo post analizzerò in particolare lo stile di conduzione secondo il modello della Leadership di servizio.
Le funzioni della leadership
La leadership è probabilmente una delle aree più studiate del comportamento organizzativo, pertanto la stessa definizione di leadership non è univoca. In particolare, rispetto alla conduzione, è preferibile parlare di leadership come processo di coinvolgimento e influenzamento degli altri. In linea con questo punto di vista, possiamo definire la leadership come l’uso di un’influenza non coercitiva per dirigere e coordinare le attività dei membri di un gruppo verso il raggiungimento degli obiettivi (Jago, 1982). In qualsiasi gruppo e in ogni organizzazione, la leadership implica quindi diverse funzioni (Wagner, Holland, 1992):
- generare e mantenere il livello di impegno e di tensione richiesto ai singoli che compongono il gruppo
- direzionare lo sforzo del gruppo per il raggiungimento dell’obiettivo
- gestire i compiti del gruppo e le dinamiche relazionali
- facilitare e mantenere l’appartenenza al gruppo, centrando i membri sugli obiettivi, i compiti e il soddisfacimento dei bisogni individuali.
Le 3 forze della leadership
In letteratura (Avallone, 2011), quando si parla di leadership fa riferimento a tre diverse forze:
- le caratteristiche della persona leader (p.e.: tratti di personalità, capacità, stili decisionali, comportamenti tipici)
- le caratteristiche degli altri membri del gruppo
- la situazione (p.e.: contesto storico, cultura dell’organizzazione, natura del compito, disponibilità delle risorse)
Come sta cambiando la leadership
Le caratteristiche che definiscono la persona leader di un gruppo di lavoro in un’organizzazione, la descrivono come promotrice, orientata al compito, ma allo stesso tempo sensibile al mondo emotivo, ai valori e al sistema di aspettative degli individui. La funzione di leader è assunta da chi sa gestire in modo esperto le dinamiche relazionali per garantire la soddisfazione di bisogni del gruppo, in particolare la sua crescita. Durante il periodo pandemico, la leadership e le forze che ne definiscono l’esercizio hanno necessariamente registrato alcuni cambiamenti. Si tratta di mutamenti relativi non strettamente all’aspetto funzionale, ma alle modalità di espressione e di efficacia della funzione stessa, e quindi di risposta ai bisogni del gruppo di lavoro.
La leadership di servizio
Consideriamo infatti che all’interno di un gruppo la leadership può essere circolare: è la risultante dell’incontro tra le aspettative del gruppo, i ruoli che vengono assegnati, le capacità di leadership degli individui, il clima, la comunicazione e le decisioni del gruppo di lavoro. La leadership efficace di un gruppo di lavoro può essere intesa quindi soprattutto come leadership di servizio. Chi assume la funzione di leader lavora con il gruppo, non sul gruppo o per il gruppo. Le principali caratteristiche della leadership di servizio sono infatti:
- Leadership orientata al compito – presidia l’obiettivo, elabora con il gruppo un metodo di lavoro efficiente e strutturato, nel rispetto dei tempi fissati in agenda e di un proficuo uso del tempo durante gli incontri
- Leadership orientata alle relazioni – garantisce il riconoscimento dei bisogni individuali e delle capacità, per sviluppare cultura e valori condivisi all’interno del gruppo. Assicura, inoltre, elevata qualità nei rapporti interpersonali, facilitando l’identificazione con il gruppo, la gestione dei conflitti e un’alta motivazione al lavoro e alla responsabilità
Riflessioni sulla leadership nella gestione dei gruppi durante l’era pandemica
Probabilmente il periodo pandemico ha accentuato alcuni fenomeni di dipendenza (mancanza di iniziativa e di coinvolgimento) e contro-dipendenza (reazione solidale dei membri del gruppo contro la figura leader). Risulta difficile, tuttavia, stabilire oggi l’impatto di questi fenomeni sulla qualità dei risultati ottenuti all’interno dei team di lavoro, soprattutto in situazioni di lavoro a distanza e ibrido.
La necessità di relazioni bidirezionali
Alcune considerazioni si possono fare, invece, sulle tendenze future. La leadership di servizio si costruisce sulla consapevolezza della relazione bidirezionale come condizione operativa di un gruppo di lavoro. Per rendere più efficace l’interazione con e tra le persone in funzione delle fasi di sviluppo, è opportuno da ora in poi variare con consapevolezza lo stile di conduzione (direttivo, facilitatore, partecipativo, delegante, celebrativo). L’adozione alternata e sintetica tra questi stili può rendere infatti più efficace la Leadership di servizio, colmando gli effetti negativi prodotti dal contesto storico e dalla ridotta disponibilità delle risorse.
Nel prossimo post vi parlerò del Trainer #inContatto.
A presto!