10 Dic Modello delle 12 Competenze del Professionista 3.0.
Tre anni fa avevo scritto per la prima volta del Modello delle 12 Competenze del Professionista 3.0. Oggi vorrei chiudere il ciclo di descrizione delle Competenze e avviare un ragionamento critico su di esse… Se parliamo di puntozero, 3 anni sono un’eternità, o meglio un’era digitale…
Ma, andiamo per ordine.
5 sono le Competenze da descrivere per chiudere il ciclo. Eccole di seguito, accompagnate ognuna da alcune brevi suggestioni.
DEVELOPMENT. Sostegno alla crescita personale e professionale, con una prospettiva IN e OUT
Il Professionista del Futuro non può sedersi sugli allori… non può sentirsi esperto di qualcosa. Il rischio di obsolescenza delle proprie specializzazioni oggi è altissimo. Crescere “dentro” e “fuori” è un must, sempre, senza alcuna soluzione di continuità.
FEED-FORWARD. Un nuovo modo di comunicare, per spostare il focus dal passato al futuro
Siamo tutti un pò auto-referenziali, più che in passato, non ci piace ricevere feedback giudicanti che cristallizzano l’immagine di noi in un insucesso del passato. Una competenza chiave per il futuro è la capacità di comunicare verso gli altri e anche verso se stessi nella modalità del feed-forward, cioè sempre rivolti alla prospettiva futura. Non ha senso dire a se stessi e agli altri ciò che abbiamo fatto bene e ciò che abbiamo fatto male ieri, ma solo cosa possiamo fare meglio domani.
INFLUENCE. Influenzamento, impatto e persuasione, per aumentare la credibilità
Pare che i più benestanti oggi siano gli influencer che, in qualche modo, creano trend e dettano regole di costume. Il Professionista del Futuro deve essere in grado di influenzare i suoi interlocutori, almeno per orientare il loro punto di vista. La capacità di generare impatto nelle relazioni, emergendo in qualche modo dalla massa, distinguendosi, diventa vitale.
INCLUSION. Le differenze sono (dei) valori
Non siamo stati noi italiani a capire che l’inclusione genera innovazione: far in modo che persone diverse per generazione, genere, cultura, ruolo, professionalità, prospettiva di pensiero ragionino insieme aumenta la probabilità che la soluzione sia più innovativa di altre. L’inclusione, oggi, è una competenza chiave, in una logica reciproca: inclusione significa includere e farsi includere, leggendo le differenze come ricchezza.
LINK.in. Networking e gestione di reti di relazione formali e informali
Il valore di un Professionista 3.0 dipende molto da quello del suo sistema di relazioni formali e informali: il sociogramma fisico e virtuale posiziona, legittima e rende credibili. La capacità di fare networking non vuol dire solo creare legami ma, soprattutto, farli vivere nel tempo. Oggi si parla sempre più spesso di fiducia generativa, che attraversa diversi cerchi concentrici, dalla fiducia in sé, fino alla fiducia nel futuro, passando per la fiducia negli altri.
Che siano competenze utili per un Professionista del Futuro non c’è dubbio. Che siano loro, le 12, quelle chiave per il mondo 3.0, non è detto che sia ancora vero…
Veniamo al secondo punto.
Come accennato, a proposito di .0, siamo approdati a una nuova era digitale: siamo nel Web 4.0, definito anche Ubiquitous: se il web semantico mette in connessione contenuti presenti in rete, attraverso ricerche e analisi automatiche basate sul significato… il nuovo web 4.0 intende mettere in connessione le persone, integrandosi pienamente con la realtà fisica e con la iper-connessione verso la quale stiamo andando (persone sempre on line in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento).
L’essere in rete non attiverà solo risorse statiche come i contenuti, ma intelligenze: il web diventa sempre di più un’applicazione di servizio, non un media da navigare o fruire passivamente. L’intelligenza artificiale farà da padrone, favorendo l’integrazione tra le macchine e i software su cui il web si basa e le persone.
Secondo Raymond Kurzweil, il controverso e enigmatico Ingegnere capo di Google, entro il 2029 i computer avranno raggiunto un’intelligenza di livello umano. Mancano 11 anni. Secondo le sue previsioni, nel 2045 si concretizzerà la profezia della Singolarità Tecnologica: momento in cui il progresso tecnologico raggiungerà una velocità tale da cambiare il mondo per come lo conosciamo e in cui l’intelligenza delle macchine supererà di gran lunga quella dell’uomo.
In questo scenario, vale la pena pensare che il sistema di competenze strategiche per un Professionista del Futuro sarà completamente diverso: forse oggi non sappiamo ancora quali saranno le competenze necessarie per vivere nel mondo 4.0. E forse non saranno sufficienti nemmeno delle competenze, per come le definiamo noi oggi…
Sicuramente, i saperi strategici per un Professionista del Futuro dovranno sempre più essere orientati al modello di apprendimento nato nella Silicon Valley, approdato da un po’ anche in Europa, noto attraverso l’acronimo STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics, o STEAM con l’integrazione di Art). Si tratta, in altre parole, di un modello formativo che sostiene lo sviluppo nelle persone, soprattutto nei giovani, di un atteggiamento sistematico e sperimentale, in grado di ricorrere all’immaginazione e ai collegamenti tra le idee per trovare nuove soluzioni: una sorta di allenamento all’anticipazione e all’interdisciplinarità.
Ecco, forse questi saranno i temi chiave per il Professionista del Futuro 4.0.
A presto!