12 Gen #basicSkill – [8] Futures Literacy
La Futures Literacy è una competenza che orienta le persone a prepararsi, pianificare e interagire con la complessità e con le novità future. Perché è importante sviluppare una mentalità orientata al futuro? Perché nelle organizzazioni l’alfabetizzazione al futuro è altrettanto essenziale quanto altre forme di alfabetizzazione?
L’UNESCO definisce la Futures Literacy come una capacità. È l’abilità che consente alle persone di comprendere meglio il ruolo del futuro in ciò che vedono e fanno. Conoscere il futuro potenzia l’immaginazione, migliora la nostra capacità di prepararci, recuperare e inventare man mano che si verificano i cambiamenti. In altre parole, attraverso la Futures Literacy, aumentiamo la nostra capacità di vedere efficacemente attraverso una lente opaca, guardando in un futuro disordinato, complesso e sconosciuto.
Quale futuro? Quanti futuri?
Parliamo quasi sempre del futuro, come se esistesse un solo futuro possibile che non possiamo influenzare. La Futures Literacy evidenzia, invece, che il tempo che ci aspetta non è predeterminato, ma qualcosa che possiamo condizionare. Attraverso la pratica dell’alfabetizzazione al futuro, diventa più facile rispondere a eventi inaspettati, perché il futuro è aperto. Gli eventi del presente possono prendere molti percorsi diversi, persino alcuni che oggi non possiamo ancora immaginare.
Attraverso attività strutturate di apprendimento sul campo, note come Futures Literacy Laboratories (FLL), le organizzazioni e gli individui possono allenarsi a riconoscere le cause e le origini di ciò che oggi riescono solo a immaginare e, quindi, diversificare le proprie azioni attuali, per condizionare gli eventi futuri.
Active hope
L’espressione Futures Literacy è strettamente intrecciata con il concetto di active hope, speranza attiva, che rappresenta un metodo costruttivo con cui le persone possono affrontare le grandi sfide che la transizione sostenibile richiede. Active hope significa riconoscere i problemi che esistono oggi, ma non restare bloccati nell’idea che siano impossibili da risolvere. Si tratta, invece, di vedere quali soluzioni concrete esistono effettivamente e come i diversi attori possono cooperare per ottenere il cambiamento atteso.
Interessarsi al possibile
Come possiamo sviluppare una mentalità orientata al futuro? Ci sono almeno due fattori importanti da considerare:
- interessarsi al possibile, e non solo al reale
- comprendere il sistema in evoluzione
Abbiamo visto che una mentalità orientata al futuro si nutre della speranza in ciò che attualmente potrebbe sembrare irraggiungibile, improbabile, ma che, invece, è ancora possibile. Se ci concentriamo solo sull’osservabile qui e ora, senza sforzare la nostra immaginazione ed esercitare il nostro ottimismo, non riusciremo mai a vedere oltre l’angolo e a prepararci ai futuri sconvolgimenti. Mentre analizziamo continuamente l’ambiente esterno, per comprendere meglio i meccanismi sottostanti e i sistemi in gioco, nonché i fattori trainanti di tali sistemi in cambiamento, possiamo legare il nostro ottimismo fantasioso a una più chiara comprensione dei modi in cui guidare il cambiamento sistemico necessario, per generare il futuro auspicato.
Scenari
Un altro modo per sfruttare il possibile e comprendere il sistema in evoluzione, che ha un impatto sul nostro futuro sconosciuto, è la pianificazione degli scenari. Gli scenari sono futuri alternativi in cui possono manifestarsi gli esiti delle decisioni di oggi. Sono storie che hanno un inizio, uno svolgimento e una fine. I migliori scenari hanno anche colpi di scena. Per affrontare la pianificazione dello scenario si possono usare alcuni modelli: utopico, dello status quo e distopico.
Scenario utopico
Lo scenario utopico, o caso migliore, ci aiuta a pensare a quali potrebbero essere i possibili futuri positivi. Sebbene uno scenario utopico possa essere improbabile, può fornirci qualcosa per cui lottare e può generare la speranza e lo scopo che possono portare a un cambiamento di comportamento nel presente.
Scenario dello status quo
Lo scenario dello status quo ci aiuta a pensare a tutto ciò che dovrà accadere solo per mantenere le cose come sono. Mantenere lo status quo è un compito difficile di per sé, ed è importante riconoscere quanto lavoro e quante risorse saranno necessarie solo per sostenere le iniziative, i programmi e gli eventi attuali. Lo scenario dello status quo non è entusiasmante e di solito non cattura l’immaginazione delle persone coinvolte, ma può essere un buon modo per pianificare un risultato futuro sostenibile.
Scenario distopico
Lo scenario distopico, proprio come lo scenario utopico, è improbabile. Nessuno vorrebbe un esito distopico, ma è fondamentale restare lucidi riguardo alle minacce che affrontiamo e lavorare sistematicamente su come rispondere a una serie di sfide e ostacoli imprevisti in un futuro complesso e sconosciuto. Avere una sana consapevolezza di ciò che potrebbe andare storto aiuterà a pianificare ed essere prepararati.
A questo mondo nulla è certo tranne il cambiamento
Un corollario del proverbio è che possiamo contare sull’incertezza, sulla volatilità e sul cambiamento costante intorno a noi. Possiamo decidere, però, come rispondere a questa incertezza. Attraverso lo sviluppo della capacità di alfabetizzazione al futuro e la promozione di una mentalità orientata al futuro, potremmo forse non essere in grado di vedere nel futuro, ma saremo meglio attrezzati per prepararci, pianificare e innovare per generare il futuro che speriamo.