Scenario21 – il Piccolo futuro – Dimensione Trasformazione

Scenario21 – il Piccolo futuro – Dimensione Trasformazione

ETIMOLOGIA

La Dimensione Trasformazione racchiude la dimensione temporale, nel continuum tra passato, presente e futuro. In particolare, la cornice di senso di questo specifico Trend Post parte dal Futuro, per poi muoversi tra le dimensioni del Cambiamento e – appunto – della Trasformazione. 

Il Futuro ha un posto centrale nella filosofia, nella psicologia, nello studio dell’uomo e della società. Futuro. Dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere», è un pensiero costante dell’uomo. Le persone sembrano avere una naturale predisposizione a tendere verso il futuro, a costruire previsioni di ciò che accadrà e a sviluppare le abilità cognitive necessarie a pensarlo, come l’immaginazione.

Il cambiamento indica invece un evento – più o meno prevedibile – che può essere dipendente o indipendente dalla nostra volontà. La trasformazione rimanda, infine, a un processo che inizia da un cambiamento: un percorso costante, duraturo e continuativo nel tempo. Eraclito (maggiore filosofo tra i presocratici del VI – V Sec. a.C.), parlava del mutamento che coinvolge ogni cosa esistente: Nulla è permanente, tranne il cambiamento.

Si potrebbe creare una FORMULA: 

  • TRASFORMAZIONE di me stesso/TEMPO = INTROSPEZIONE  
  • TRASFORMAZIONE della Relazione con gli Altri/TEMPO = CONVIVENZA

Di fronte a un evento – cambiamento non prevedibile – si aprono due scenari: nel primo oppongo resistenza; nel secondo trasformo l’evento inaspettato in una trasformazione – azione.

TEORIA

Ma di quali trasformazioni stiamo parlando? Ci sono alcune espressioni – fatte proprie dalla lingua italiana – come digital trasformation, augmented, virtual, gamification, analytics, che potrebbero rappresentare il nuovo big bang (a proposito di inglesismi) di questo decennio, fino ad arrivare a un’ipotesi di società del 2030: la società post-umana. 

Derrick de Kerckhove sostiene che la cultura digitale è una complessa trasformazione e continua ad evolvere. Secondo il sociologo e giornalista belga, naturalizzato canadese, oggi sulla rete si sviluppa un doppio digitale per ciascun umano connesso. Il doppio digitale è una rappresentazione della persona fisica che agisce nei diversi contesti digitali: è una sorta di machine learning personale. 

Tutto ciò – dice Luca De Biase de Il Sole 24 Ore – ha conseguenze enormi, di portata simile e senso opposto all’alfabeto. Modifica la percezione, come suggeriva John Thackara, visionario del design. Modifica il cervello, come mostra Stanislas Dehaene, neuroscienziato. Ora siamo immersi nella conoscenza. Lo spettatore è lo spettacolo. I tempi si confondono, il passato e il presente sono meno distinti. 

Si forma un’intelligenza connettiva.  

Il mondo digitale a cui facciamo riferimento è soprattutto una questione di conoscenza, di cultura, di mentalità e avrà sempre bisogno di qualcuno che pensi in termini culturali, ecologici e generativi.

In sintesi, se consideriamo che la connessione tra il cervello e lo schermo non può essere solo tecnologica, nell’Area di Experience formative della Trasformazione, proveremo a comprendere:

  • il valore delle innovazioni digitali, in una prospettiva ecologica e culturale di condivisione, scambio, inclusione e generatività
  • l’utilità della gamification, sia per la crescita e lo sviluppo professionale, sia per il coinvolgimento delle persone
  • i meccanismi del doppio digitale, per riflettere sugli apprendimenti e gli impatti delle esperienze digital e social sui pregiudizi e gli stereotipi personali e sociali

PRATICA

Il concetto di digital trasformation non è nuovo. Gli ultimi drammatici eventi del 2020 hanno accelerato alcune trasformazioni già in atto. Secondo molti studiosi l’intelligenza artificiale – da alcuni considerata solo un brand – alimenterà la rivoluzione epistemologica di esternalizzazione dei contenuti cognitivi. Viviamo già in una realtà virtuale, ma la capacità di innovare dipenderà dalla attivazione di relazioni sociali, di connessioni, di contaminazioni creative e di partecipazione attiva. A partire da queste considerazioni sono state elaborate 3 Experience formative associate ai 3 Trends dello Scenario 21 – Il piccolo futuro, in sintesi:

Rispetto al tema specifico di ogni singola Training Experience, ecco una sintesi degli obiettivi trasversali distintivi della dimensione Trasformazione:

  • Acquisire approcci e modalità nuove, per aprire strade innovative che mobilitano e valorizzano risorse umane e tecnologiche; per generare qualcosa di bello, di buono e di vero
  • Dedicare tempo ed energia a utilizzare strumenti  digitali, per ricercare esperienze di evoluzione tecnologica, anche attraverso lo sviluppo della realtà virtuale, aumentata e gamificata
  • Muoversi con saggezza digitale all’interno della rivoluzione digitale, per accrescere la consapevolezza personale e valorizzazione le esperienze professionali, attraverso i canali digital e social

Nel prossimo Trend Post concluderemo le cornici di Senso sulle 4 dimensioni. Poi esploreremo ciascuna Training Experience in termini di obiettivi specifici, argomenti e risultati di apprendimento, utili a comprendere, valorizzare e sviluppare il talento in ciascuna delle quattro dimensioni.

 

 

Bibliografia short 
  • Dizionario di Psicologia, di Umberto Galimberti
  • L’intelligenza connettiva, di Derrick de Kerckhove
  • The Augmented Mind, di Derrick de Kerckhove
  • Il Postumano, Rosi Braidotti
  • Siamo immersi nei nuovi paradigmi dell’intelligenza connettiva, Luca De Biase
Marco Rimedio
mrimedio@incontatto.it